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Crocevia tra Europa, Asia e Africa, civiltà millenaria e mediterranea, la Siria è tornata al centro del dibattito internazionale a causa di una guerra che si protrae da più di cinque anni. Una crisi cominciata nella primavera del 2011, quando si registrarono le prime manifestazioni pacifiche contro l’attuale presidente Bashar al Assad, che col trascorrere dei mesi è diventata una vera e propria rivolta armata che ha destabilizzato un’intero Paese a causa di una contrapposizione interna allargatasi a nazioni straniere e gruppi terroristici regionali. In Siria si viveva in pace, poi ha prevalso la guerra, e solo con la guerra, purtroppo, si può ritornare ad un’epoca di pace. “Life under the rubble” è il reportage fotografico di Luca Catalano Gonzaga che vuole descrivere, impietosamente, le ferite, le angosce, le speranze di un popolo martoriato da lunghi, infiniti, combattimenti. C’è chi prega, chi prova a vivere dignitosamente, chi combatte, chi soffre, chi sfiora la morte con un dito, chi invece si abbandona totalmente per servire il prossimo. La guerra è brutale ma è anche rigenerativa. Piangere sui cadaveri non serve, quello che conta, leggendo sul volto dei siriani, è lottare per il futuro. (testo a cura di Sebastiano Caputo).