The technology fighting poachers

by Luca Catalano Gonzaga

I bracconieri continuano a portare le specie in pericolo verso l’estinzione, ma con l’aiuto di una tecnologia innovativa, le autorità stanno reagendo. Il Parco Nazionale di Kafue, situato a 200 chilometri a ovest della capitale Lusaka, che copre un’area di 22.000 km2, è considerato il parco più grande dello Zambia. Tuttavia, nonostante la sua molteplicità di risorse naturali, il parco nazionale è sempre più minacciato dal bracconaggio, dalla pesca illegale intorno al lago Itezhi-Tezhi e dagli incendi boschivi incontrollati. Secondo il Ministero del Turismo e delle Arti, si stima che nel Parco Nazionale di Kafue operino tra i 4.000 e i 6.000 bracconieri, minacciando fauna e flora. Negli ultimi anni, il World Wide Fund for Nature (WWF) Zambia ha intrapreso un progetto chiamato Kafue National Park Connected Conservation (KNP CCP), un progetto che integra Internet e l’informatica all’avanguardia con un recinto virtuale di immagini termiche in rete telecamere lungo le principali rotte del traffico del lago Itezhi-Tezhi. A tal fine, aziende tecnologiche leader come CISCO, FLIR e SMART Parks si sono unite per fornire hardware e software vitali per comunicazioni e sorveglianza incentrati sulla protezione della popolazione di elefanti e del controllo dell’attività dei pescatori illegali, negli hotspot di bracconaggio nel Parco nazionale di Kafue, ottimizzando inoltre il coordinamento delle squadre di pattuglia con gli operatori della sala di controllo, con conseguente miglioramento della sicurezza dei rangers durante il pattugliamento. Istituito con il supporto del Game Rangers International (GRI), nasce l’unità anti-bracconaggio della fauna marina, specializzata nel pattugliamento quotidiano del lago Itezhi-Tezhi, al fine di controllare la pesca illegale e impedire ai bracconieri di entrare nel Parco nazionale di Kafue attraverso il lago, svolgendo la sua attività di giorno e di notte, sequestrando imbarcazioni e arrestando i pescatori che operano in aree ed orari per legge vietati. (testo di Luca Catalano Gonzaga).